martedì 30 aprile 2013

Boccioli e germogli

Mi accorgo che è arrivata la primavera perché nel mio palazzo hanno spento il riscaldamento e come tutti gli anni di questo periodo io vado in giro tutti i giorni, notte e giorno, con un berretto di lana in testa e 3 maglioni, che se qualcuno suona il campanello non so come fare per andare a rispondere (dalla vergogna, mica altro).
E' arrivata la primavera perché Q.B. ha il broncospasmo da allergia e io sto prendendo l'antistaminico per riuscire a strisciare fuori dal letto (anche se non si sa come mai, dal momento che dovrei essere allergica solo al polline dell'ulivo, ma non abitando in Toscana non mi spiego la potenza nefasta di tutti i sintomi che mi colpiscono). 
La primavera è arrivata soprattutto perché tra 2 giorni devo riconsegnare al Comitato Genitori tutte le matrici dei biglietti della lotteria della scuola, ma ancora me ne mancano e mi sembrava ieri che me li avevano consegnati.
Ah, è arrivata la primavera anche perché 3 giorni fa, in piena sindrome premestruale, mi sono guardata allo specchio e ho visto che ho la pancetta, che non sono mai stata così poco tonica e che forse questo è il primo vero sintomo della quarantine (unito al mal di schiena che ormai non mi abbandona). 
Proprio perché ormai è primavera, mio padre, impietosito, ha portato via i miei due vasi del balcone, basilico e rosmarino, per dar loro una degna sepoltura dopo una vita di stenti e privazioni.

Visto che comunque è primavera, e la primavera non è tempo di buoni propositi, eviterò di fare anche qui l'ormai noioso teatrino delle puntate precedenti: "amo scrivere, lo faccio con continuità, mi piace metterci la faccia il cuore e la pancia e non passerà più così tanto tempo come dall'ultimo post a oggi". E' primavera e spero di sbocciare pure io. Ma, come si dice, lo scopriremo solo vivendo.

(Per il resto, è primavera ma non cambia niente, e le uniche foto che faccio, come pure sei mesi fa, sono quelle dal parcheggio dell'ufficio, uno dei pochi posti che frequento. Questa qui sotto è una delle più poetiche). 




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