domenica 21 agosto 2011

Le regole della vita 1: NON SI BUTTA NIENTE.

Non si butta niente MA SOPRATTUTTO i vestiti! Adesso che il riciclo e il riuso e il riciccio sono pure di moda potrei farne una bandiera ambientalista, ma non sarebbe onesto.
Non sto neppure perseguendo una strategia di investimento nel comparto lusso (ho invece un'amica che spende tutti i suoi soldi in accessori firmati per poter lasciare le sue borse Chanel in eredità a sua figlia, dice!). Non é una questione di risparmio (devo ancora verificare se in effetti certi zavagli che mi porto dietro da anni li rimetto, ogni tanto, e se questo incide positivamente sul mio bilancio economico) quanto l'idea romantica di una POSSIBILITÁ. Vuoi mai che mi venga voglia, tra qualche anno, di rimettere quel robemanteau di mia mamma inizio anni '70, o quel cappottino di mia zia con il collo in astrakhan (che pesa almeno 10kg, peraltro...)? Perché privarmi della gioia anche solo di guardare, ogni tanto, quello strano abito in seta a fiori di Dries Van Noten con cui ero andata al Pitti un giugno caldissimo di ormai 10 anni fa? O girare per casa con quelle ciabattine di Angelo Figus, indossate solo una volta rischiando di cadere dalle scale, per quanto erano scomode? :)
Non sono una persona particolarmente eccentrica, ma confesso che quando vedo qualcosa TROPPO SPESSO, difficilmente quella cosa mi appassionerà. Ecco, magari potrei definirmi un po' di nicchia...
Ad ogni modo, ormai é una questione di scelte ultime: ho traslocato il 4 agosto, mercoledí rientro in ufficio, e se voglio sopravvivere alle prossime settimane di caldo africano devo decidere: o io o i miei vestiti. Devo assolutamente finire di mettere a posto. La ragione deve prendere il controllo dell'armadio; non dico che da oggi in poi solo little black dress, un filo di perle, un filo di tacco, e un filo di trucco, peró... Sto compilando una lista di abiti e accessori che verranno spostati a breve nel limbo del solaio, in attesa di passare a mani diverse dalle mie (o nell'eventualità di tornare qui in camera, beninteso, se le sfilate di settembre dovessero decretare che alcuni di loro possono essere complementi indispensabili al mio glamour per la p/e 2012!)


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